L'importanza del papà nei primi mesi di vita di un bambino
Nei primi mesi di vita di un bambino è inevitabile che si instauri un rapporto di simbiosi con la mamma. Ma è anche vero che in questi mesi il papà può senza ombra di dubbio ritagliarsi dei momenti di contatto fondamentali con il bambino.
Insomma, la mamma e il papà sono due figure di pari importanza, perché sono importanti in modo diverso. Come la mamma è unica nel suo rapporto biologico con il neonato, così anche il papà è inimitabile per la sua crescita.
Il ruolo dei papà
I papà hanno un diverso modo di parlare al bambino, di abbracciarlo, di giocare con lui. Il timbro del papà ha uno sorprendente effetto calmante, soprattutto quando tiene in braccio il neonato e gli parla o canta mentre il piccolo ha il capo poggiato sul suo petto o sulla sua spalla. A differenza delle braccia della mamma, quelle del papà hanno una presa molto più forte e sicura. Inoltre, il papà ha meno timore a muovere energicamente il neonato, farlo "volare", offrirgli degli stimoli unici.
È importante che il papà riesca a ritagliare un pò di tempo per il proprio bambino per giocare, ridere e coccolarsi. Giocare con lui, trasmettendo serenità e gioia senza competizione è fondamentale. Ciò è importante ai fini dello sviluppo delle emozioni.
Rispettare sempre i ruoli
Occorre rispettare entrambi i ruoli, anche se c’è quell’impulso di sostituirsi all’altro e “far vedere come si fa”. Così, per quanto il papà sembri alla mamma "goffo" a cambiare un pannolino o troppo imbranato nel prenderlo in braccio, a volte si tratta solo di aspettare un poco, limitandosi a osservare le reazioni del bambino: sarà lui stesso, infatti, a indicare cosa gli è più gradito.
Il papà dovrà imparare a capire quando il neonato gli segnala che è stanco di giochi e ha bisogno di rifugiarsi fra le braccia della mamma; e la mamma a sua volta dovrà imparare a comprendere che, anche se le braccia del papà e la sua voce hanno un ritmo diverso dal suo, il suo bambino le trova altrettanto protettive.
Ma cosa succede quando i papà sono assenti?
L’assenza di una delle figure, in questo caso del papà, significa non solo assenza fisica, ma anche emotiva e d’affetto.
Spesso, i papà sono assenti anche quando sono troppo autoritari, impedendo così la costruzione di un legame con il proprio figlio.
L’assenza può portare difficoltà ad inserirsi nel mondo, nella società e ad assumersi responsabilità; anche difficoltà nei rapporti interpersonali, insuccessi scolastici, difficoltà nel controllo della rabbia e aggressività. Il papà ha quindi anche il compito di guidare nel progetto di vita, essere esempio e riferimento. Un bambino senza un padre che lo osservi o lo gratifichi può sviluppare bassa autostima, insicurezza o addirittura ansia, un fenomeno oggi molto diffuso.
Lucia Franco
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