Neonati in piscina: si può e fa molto bene
Per i più piccolini l’acqua è il loro elemento naturale. La cosa, infatti, non deve sorprenderci più di tanto in quanto per 9 mesi sono stati a “nuotare” nell’utero della loro mamma.
Proprio per questo motivo i neonati potrebbero già avere a che fare con il mondo della piscina pochi giorni dopo la loro nascita, ovvero dopo che sarà caduto il moncone ombelicale per evitare infezioni.
Corso di acquaticità neonatale
Generalmente si può portare il neonato solo dopo aver compiuto il terzo mese di età. L’attività che può svolgere è senza ombra di dubbio un corso di “acquaticità neonatale” utile sia a lui in quanto ancora un cucciolo sia alla mamma.
I benefici
Questo tipo di corso è molto utile al bambino. Vediamo tutti i benefici che puo trarre il neonato se fin dai primi mesi seguisse un corso di acquaticità neonatale:
- stimola il movimento delle braccia e delle gambe
- favorisce il mantenimento del riflesso di apnea
- aiuta il formarsi della struttura muscolare
- rinforza il sistema immunitario.
- Inoltre, in acqua il bambino riesce a muoversi senza nessun problema avendo una totale libertà di movimento.
Pensate che differenza possa esserci tra lo stare nella culla o in braccio e il poter scalciare galleggiando in acqua, avendo a disposizione uno spazio enorme attorno a se stesso.
Fondamentale è però la serenità durante questa attività. La mamma non deve essere assolutamente nervosa in quanto potrebbe trasmetterla al neonato e di conseguenza trasformare la sua serenità in ostilità.
I tempi, quelli giusti
È necessario rispettare i tempi del bambino, ma allo stesso tempo non gettate la spugna al primo tentativo. Il corso di acquaticità neonatale è un’esperienza unica per entrambi.
L’acqua da 3 a 12 mesi di età
Il neonato sta solitamente in acqua con mamma o papà. Lo si fa stare semplicemente a galla sulla schiena o a pancia in su. Si galleggia dunque, ma si gioca allo stesso tempo. È anche un modo per far si che il bambino sviluppi un miglior rapporto con l’acqua quando sarà più grande e stabilisca maggiore fiducia in se stesso e consapevolezza del proprio corpo e dei propri movimenti.
Cosa portare in piscina
Dovete procurarvi dei pannolini da piscina e un accappattoio a triangolino per facilitare il suo avvolgimento dopo che esce dall’acqua. Quanto alla doccia, evitatela. Asciugate bene il piccolo e il bagnetto fatelo con calma a casa.
Lucia Franco
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