Materiale biberon: quale scegliere?
Il biberon è uno degli accessori per l'infanzia più acquistati.
Da sempre, infatti, esso aiuta le mamme e i papà a nutrire adeguatamente i loro piccoli. Data la popolarità di questo prodotto, esistono oggi in commercio diversi tipologie e scegliere quello più adatto può risultare davvero difficile.
Allora come scegliere un biberon? Ma soprattutto quale materiale privilegiare?
Materiale biberon: di vetro o di plastica?
Il primo fattore da prendere in considerazione quando si sceglie un biberon è relativo ai materiali utilizzati sia per la bottiglia, sia per la tettarella.
Sicuramente, il vetro è più igienico, facile da sterilizzare ed è perfetto per i neonati. La versione in plastica, più leggera e infrangibile, non è esattamente la soluzione giusta, visto tutte le problematiche che esistono dietro a questa tipologia di materiale.
Infatti, quando parliamo di bottiglia intendiamo il contenitore che rappresenta il vero e proprio corpo del biberon. Fino a qualche anno fa il materiale più diffuso in commercio per questo pezzo era il vetro (fondamentalmente naturale) che con l’avanzare della tecnologia è stato quasi completamente sostituito dalla plastica. Negli ultimi tempi, tuttavia, data la rinnovata attenzione all'ecologia, i biberon in vetro sono tornati ad essere un accessorio assai diffuso, acquistato soprattutto da chi ha un'attenzione particolare per l'ambiente.
Il difetto principale dei biberon in vetro? È senza ombra di dubbio la loro fragilità: nonostante questo materiale possa reggere le alte temperature, infatti, è meno resistente agli urti rispetto alla plastica dura. Ma sicuramente è più sicuro care mamme.
I biberon in vetro sono una scelta sana ed ecologica con molti benefici:
- i liquidi contenuti rimangono inalterati;
- il vetro è un dono della natura: è composto da 3 ingredienti (minerali) totalmente naturali: sabbia, soda e calcare;
- non contengono agenti chimici che entrano in contatto con il contenuto: il vetro è privo di BPA (Bisfenolo A), ftalati, policarbonato e PVC;
- sul vetro non resta nessun odore, nessun sapore, nessun colore;
- possono essere lavati in lavastoviglie;
- possono andare in freezer;
- possono essere sterilizzati nell’acqua bollente, senza temere che il vetro si rompa e si rovini (come accade con la plastica);
- il vetro è riciclabile al 100%, più volte.
La tettarella
I materiali con i quali sono realizzate le tettarelle dei biberon sono gli stessi usati per i ciucci (clicca qui per vedere il ciuccio perfetto) : si parla quindi di lattice, caucciù o silicone.
Il caucciù, però, è il materiale da privilegiare in questo caso. Esso è un tipo di gomma interamente naturale che si estrae dagli omonimi alberi. Rispetto al silicone (plastica inodore e insapore derivane dalla lavorazione del silicone) questo materiale risulta più ecologico e meno sintetizzato. Le caratteristiche più apprezzate del caucciù sono la sua resistenza e la sua adattabilità al palato del bambino, per contro però la sua porosità lo rende più sensibile alle contaminazioni batteriche.
Lucia Franco
Il ciuccio perfetto: ecco come deve essere in tutte le sue parti.
Il ciuccio richiama la forma del capezzolo materno. Esso procura rilassamento, consolazione, rassicurazione, addormentamento e protezione.Stessa cosa avviene quando il nostro piccolo inizia succhiare il pollice. In commercio esistono però tanti tipi di ciuccio, ognuno con le proprie caratteristiche..
LeggiQuando iniziare a dare acqua ai neonati?
Nei primi mesi di vita il nostro cucciolo non ha bisogno di bare acqua. Il latte della mamma, così come il latte artificiale, è già composto al 90% circa di acqua, per cui non è necessario che il bimbo..
Leggi