07 Maggio 2018

Coliche del neonato: tutto quello che bisogna sapere

Mamma che accudisce il bimbo mentre ha le coliche

Le famigerate “coliche” del neonato sono una tortura per tutti i neogenitori che si sentono impotenti di fronte al pianto inconsolabile del proprio bambino.

I sintomi sono ben precisi: all’improvviso il piccolino, senza alcuna causa scatenante, comincia a essere irrequieto e a gridare, diventa pallido, stringe i pungi, flette le gambe sull’addome. Neanche il seno della mamma o il ciuccio spesso riescono a dargli consolazione. Ma tra una crisi e l’altra può calmarsi, addormentarsi, emettere un flato, che gli procura sollievo temporaneo. Le coliche cominciano a manifestarsi in genere verso la quarta/quinta settimana di vita del bambino e si riducono spontaneamente dopo i 3 mesi, fino a cessare del tutto.

Le cause delle coliche

Sulle cause delle coliche sono state fatte numerose ipotesi, ma ancora oggi non ci sono delle certezze.

Esistono, infatti, tante ipotesi. Quali?

Ipotesi psico-relazionale

Secondo questa teoria alla base delle coliche ci sarebbe un alterato rapporto mamma-bambino. In effetti le coliche gassose si presentano maggiormente nei primogeniti e nelle classi sociali più elevate, con mamme più apprensive o iperprotettive. Inoltre, vi è maggior rischio nelle madri single o che hanno vissuto con ansia la gravidanza.

Eccessiva presenza di gas nelle anse intestinali

Si parla di coliche gassose. Queste sono determinate o da eccessiva ingestione di aria col pasto o da produzione di aria intestinale.

Eccessiva dinamica della peristalsi

I bambini che soffrono di coliche avrebbero delle contrazioni intestinali più intense a causa di una produzione maggiore di un ormone chiamato motilina.

Allergia alimentare al latte vaccino

Non solo a quello del latte artificiale, ma anche alle piccole quantità di latte vaccino che passano attraverso il latte materno. Se la mamma allatta al seno il suo bambino, si consiglia di solito una dieta di eliminazione, che prevede di togliere non solo il latte e i suoi derivati, ma anche altri alimenti potenzialmente allergizzanti, come uova, pesce, frutta secca.

Se il bambino è, invece, allattato al biberon, per alleviare le coliche si possono provare latti più digeribili, con basso contenuto di lattosio, proteine lievemente predigerite e una discreta quantità di prebiotici, come i galattoligosaccaridi e fruttoligosacaridi, e ricchi di grassi come l’acido betapalmitico, sostanze presenti naturalmente nel latte umano, che favoriscono la produzione di una flora intestinale simile a quella che si produce con il latte materno e rendono più morbide le feci, facilitando l’evacuazione.

Allora come comportarsi se il bambino ha le colichette?

La prima cosa da fare è rivolgersi al pediatra, che, dopo aver visitato il neonato ed aver escluso altre cause, potrà rassicurare i genitori spiegando loro che: Il bambino sta bene e cresce bene. Le coliche infatti non comportano rischi per la salute e non compromettono la sua crescita. Si tratta di un problema maturazionale del neonato che si risolve spontaneamente dopo i 3 mesi di vita.

I consigli per alleviare le coliche

  • Massaggio - Il contatto delle vostre mani ha un potere rilassante sul bambino, il quale piange meno e dorme meglio dopo un massaggio. Farlo è semplice: basta spogliare il piccolo e far scorrere le dita in modo lento ma fermo su gambe, braccia, schiena, petto e viso.

  • Ridurre le stimolazioni sia visive che acustiche - Evitate la luce eccessiva e i rumori troppo forti, in quanto possono irritare ulteriormente il neonato.

  • Fargli fare il ruttino - Un bambino che piange può ingoiare un sacco di aria, che può solo peggiorare le coliche. In questo caso, la soluzione più semplice è metterlo nella classica posizione con la testa appoggiata alla vostra spalla, e dargli qualche colpetto sulla schiena per aiutarlo a fare il ruttino.

  • Cambiare di tanto in tato la posizione - Se cullare il piccolo a pancia in su non funziona, provate a girarlo. Tenerlo a pancia in giù, con una mano sotto la pancia a la testa appoggiata al vostro avambraccio.

  • Fare una tisana - In alcuni casi si rivela utile somministrare tisane a base di camomilla, verbena, menta, liquirizia, finocchio: meglio però chiedere il parere del pediatra ed evitare di acquistare di propria iniziativa dei mix di erbe, che possono avere dosaggi non adeguati ai neonati.

  • Sussurrate - Il classico sussurro “Shhhh!” direttamente nell’orecchio del neonato a volte può calmarlo anche durante le coliche. Iniziate dolcemente e poi a volume sempre più alto affinché il piccolo riesca a sentirvi al di sopra del suono del suo pianto.

  • Il ciuccio - Se il ciuccio calma le coliche del vostro piccolo, usatelo.

  • Il movimento - Nel grembo materno, il piccolo si abitua ad alcuni movimenti: imitateli. Ad esempio, può andar bene una sedia a dondolo.

  • Fare un giretto in macchina - Ebbene sì, il classico giretto in macchina per calmare il bambino molte volte funziona, meglio ancora delle passeggiate in carrozzina.

  • Fasce e marsupi - Fasce e marsupi per bebè possono essere molto utili anche quando il piccolo piange o ha le coliche: aggrappato a voi, con un po’ di coccole, si può calmare e addormentare, lo stesso abbigliamento intimo se crea una leggera pressione e fascia bene il pancino può dare sollievo, specialmente in inverno.

  • Rumore bianco - Per ricreare l’ambiente ovattato e rilassante dell’utero, può essere utile il rumore bianco. Esso si ottiene, ad esempio, accendendo un ventilatore, mettendo la culla vicino alla lavastoviglie o accendendo l’aspirapolvere (o ancora esistono delle App da scaricare direttamente sul vostro smartphone).

  • Consultare il medico - Se niente, ma proprio niente, riesce a calmare il vostro piccolo, potrebbe essere il caso di ricorrere al medico: il vostro pediatra può darvi qualche indicazione ed escludere che ci siano eventuali problemi. Ma è probabile che non sia così, e che il neonato sia semplicemente più portato di altri a piangere.

Leggi anche l'articolo: "Come calmare il pianto del neonato."

E' necessario, se allattiamo al seno, monitorare la nostra alimentazione e cercare di capire se ci sono cibi che mangiamo che alterano il nostro latte e aumentano le coliche, spesso ortaggi come il broccolo e il cavolfiore o anche i legumi sono sconsigliati durante l'allattamento. Se invece non allattiamo valutiamo con la pediatra se è il caso di dover cambiare il latte artificiale, soprattutto se questo porta al neonato stitichezza.

Lucia Franco

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