Febbre neonati: come evitare le infezioni gravi
Un gruppo di scienziati statunitensi della Pediatric Emergency Care Applied Research Network ha sviluppato una regola di previsione clinica essenziale, basata sulla valutazione di 3 elementi, per individuare i neonati con febbre a rischio di infezioni batteriologiche gravi. Questa regola di previsione può identificare il rischio o meno di infezione batterica grave fino ad un massimo di 60 giorni di età del bambino. Sostanzialmente la regola di previsione clinica si basa su questi tre elementi:
- l’esame delle urine
- il conteggio assoluto del neutrofilo (Anc)
- la valutazione della procalcitonina.
Si calcola, inoltre, che tra l’altro l’8 percento e il 13 percento dei neonati con la febbre presenta un’infezione batteriologica importante, tra cui infezione del tratto urinario, batteriemia e meningite batterica. L’attuazione di questa regola di previsione ha quindi una sua importanza.
Febbre neonati: infezione del tratto urinario
Le infezioni del tratto urinario solitamente sono causate da batteri, e interessano un 'infezione che colpisce dai reni fino all'uretra. Solitamente si distinguono in alte ( se colpiscono reni e ureteri) o basse (se interessano vescica e uretra).
Se si tratta di neonati, ovviamente i sintomi sono più difficili da distinguere, la febbre, soprattutto nel neonato può anche non presentarsi nonostante l'infezione sia grave, quindi bisogna osservare di più gli altri indicatori generici, come l’appetito, l’umore e urine.
Sintomi infezione delle basse vie urinarie:
- febbre assente o bassa.
- appetito e condizioni generali discrete.
- bruciore ad urinare manifestato da pianti improvvisi
- urine di cattivo odore e/o con tracce di sangue
Sintomi infezione delle alte vie urinarie
- febbre alta
- inappetenza
- abbattuto e sonnolente o irritabile e agitato
- presenza vomito.
- perdita di peso
- ittero
- urine di cattivo odore e/o con tracce di sangue
Febbre Neonato:Batteriemia
La batteriemia occulta (nascosta) è la presenza di batteri nel torrente ematico di un bambino con febbre non particolarmente provato e senza altri focolai infettivi evidenti. In genere, la batteriemia occulta è causata dal batterio Streptococcus pneumoniae. Tipicamente, i bambini non hanno sintomi, se non la febbre. La diagnosi può essere fatta esclusivamente con le analisi del sangue ma poiché la diagnosi si esegue isolando il germe dal sangue, una diagnosi immediata non può essere fatta, infatti le colture solitamente diventano positive in 24-48 h.
La batteriemia può essere contratta se si ha un sistema immunitario molto debole o se non si è portato a termine il piano vaccinale. Oltre la febbre non si presenta nessun altro sintomo, per questo motivo è molto difficile da diagnosticare.
Nel 10/15% dei casi la batteriemia sfocia in meningite batterica
Febbre neonato: Meningite Batterica
La meningite batterica è l'infiammazione delle meningi causata però da un virus.La meningite batterica fortunatamente è molto più rara di quella virale poichè anche molto più pericolosa e potenzialmente letale. I batteri che causano questa infiammazione sono molto comuni in natura ma sono necessarie particolari condizioni per causare un'infezione alle meningi.
A seconda del batterio contratto, la malattia può essere o meno una malattia contagiosa, e il contagio può avvenire tramite:
- Inalazione delle goccioline di saliva (tosse, starnuti, baci..)
- Contatto con oggetti contaminati
- Ingestione di cibi contaminati
- Contatto con sangue infetto
La meningite batterica colpisce molto più spesso i bambini, in particolar modo al di sotto dei 5 anni quando ancora non si è protetti dal vaccino e si ha un sistema immunitario non del tutto efficiente.
La meningite batterica nei neonati esordisce generalmente con sintomi quali sonnolenza e inappetenza, successivamente poi si prensentano sintomi come:
- Febbre alta, caratterizzata da mani e piedi freddi;
- Vomito;
- Irritabilità e pianto continuo e particolarmente acuto;
- Scarsa reattività agli stimoli e sguardo apatico;
- Rigidità del collo (rigidità nucale);
- Fotofobia (intolleranza anormale alla luce);
- Ingrossamento della testa con inarcamento delle fontanelle verso l'esterno;
- Letargia;
- Convulsioni o crisi di epilessia;
- Pallore della pelle.
La ricerca della Pecarn
Per far sì che la regola di previsione clinica venga però convalidata i ricercatori hanno selezionato una coorte di circa 1.821 neonati febbricitanti di età media 36 giorni di età, il 42 percento femminucce. Gli stessi hanno così rilevato un’infezione batteriologica molto grave in 170 neonati, compresi 26 con batteriemia, 151 con infezione del tratto urinario (cistite) e 10 con meningite batterica.
Diversamente, nella coorte di derivazione di 908 neonati si è indentificato un gruppo a basso rischio di 522 bambini, con un rischio di infezione batterica pari allo 0,2%.
La sensibilità della regola di predizione nel set di derivazione è stata del 98,8%. Nella coorte di convalida di 913 bambini, la regola ha invece identificato un gruppo a basso rischio di 497 neonati con un rischio di infezione batterica grave dello 0,4% e con una sensibilità del 97,7%. Il valore predittivo negativo è stato pari a 99,6% e il rapporto di probabilità negativo è stato 0,04.
Nonostante un neonato nella coorte di derivazione e due in quella di convalida con infezione batterica grave sono stati per errore classificati, la regola di previsione clinica non ha comunque fallito nei neonati con meningite batterica.
Ciò significa che la regola di per sé è molto semplice e impiega variabili di natura oggettiva, facilitando l’implementazione. Ma non può ancora essere messa su larga scala, in quanto gli studiosi sperano di ottenere ulteriori conferme esterne alla loro analisi.
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