Latte d'asina per i neonati prematuri e con intolleranze
Il latte materno è il primo alimento per i neonati, anche per quelli nati prematuramente. Tuttavia, l'allattamento al seno può essere spesso mal tollerato dal delicato intestino del neonato prematuro, al quale causa rigurgito e distensioni addominali.
Una soluzione a questo problema arriva da uno studio che dimostra come le intolleranze alimentari si siano dimezzate notevolmente con l’uso del latte d’asina. La ricerca è stata condotta da un gruppo di ricercatori del CNR di Torino insieme all’equipe di Terapia intensiva neonatale universitaria dell’ospedale Sant’Anna della Città della Salute di Torino e pubblicato sul “Journal of Pediatric Gastroenterology and Nutrition”, giornale della Società Europea e di quella Nordamericana di Gastroenterologia, Epatologia e Nutrizione pediatrica.
Nasce Fortilat
Studi recenti hanno dimostrato che il latte d’asina è il latte di mammifero più vicino come composizione a quello umano. È stato brevettato, infatti, un nuovo tipo di alimento a base di latte d'asina utile a fortificare quello umano nella nutrizione dei bambini nati prematuramente e con forti intolleranze alimentari. Sono stati creati due concentrati di latte d’asina, con tenore proteico e calorico uguale ai corrispondenti prodotti a base di latte vaccino, rispettando sempre la normativa vigente in materia di alimenti per infanzia e garantendone la sicurezza microbiologica.
Il latte d’asina è stato fornito, in questo caso, da Eurolactis Italia, diversamente la formulazione e produzione del fortificatore sono stati brevettati. Quanto la polverizzazione ed il confezionamento del prodotto finito sono state condotte con il supporto del Dipartimento di scienze del farmaco dell’Università del Piemonte Orientale e di due aziende farmaceutiche piemontesi, Procemsa e Proge Farm.
La ricerca
Lo studio ha avuto una durata di 24 mesi. Ha interessato circa 156 neonati prematuri. Metà dei piccoli è stata nutrita per 21 giorni latte materno con il fortificatore a base di latte d’asina, l’altra metà è stata alimentata invece con quello standard a base vaccina. Essendo prodotti diversi, le due diete sono state comunque modulate per avere lo stesso apporto nutritivo. Ciò a dimostrato che le intolleranze alimentari si sono ridotte di 2,5 volte nei neonati che assumevano il prodotto a base di latte d’asina. In particolare, si sono ridotti episodi di rigurgito e distensioni addominali. La ragione per la quale il latte d’asina è preferibile è sicuramente legato al suo rapporto equilibrato tra i diversi grassi essenziali, tra i quali prevalgono in maniera significativa quelli con azione antiinfiammatoria e protettiva vascolare.
Dunque, il latte d’asina non è solo sano e genuino, ma anche il più indicato per chi è intollerante e soffre di allergia.
Lucia Franco
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