La pelle del bebè come dovrebbe essere?
La pelle del neonato deve essere rosea e setosa.
In realtà, non è sempre così, in quanto la cute dei più piccoli è innanzitutto molto delicata, sottile e pertanto spesso vittima di aggressioni che possono seccarla e addirittura arrossarla. Leggi qui le evoluzioni della pelle del neonato.
Pelle troppo sottile
La pelle del bebè è molto fragile e sottile (si calcola che il suo spessore è un quinto di quella di un persona adulta) e raggiunge la piena maturazione solo verso i 3 anni di vita del bambino. Durante, però, i primi anni, nonostante il neonato abbia poche difese a sua disposizione, viene comunque a contatto con le stesse sostanza che tocca un soggetto adulto. È normale, pertanto, che la sua risposta, principalmente nel caso di contatto con allergeni e altri elementi dannosi, sia più accentuata ed evidente.
Pelle facilmente soggetta a secchezza e ad arrossamenti
Poiché la cute del bambino è molto sottile essa è soggetta sia a secchezza sia ad arrossamento. Nel primo caso si parla di secchezza in quanto la cute lascia fuoriuscire molta acqua dagli strati profondi; nel secondo caso, invece, essendo la pelle con scarsa consistenza della barriera idrolipidica (acqua e grasso da intenderci) favorisce l’assorbimento delle sostanza dall’esterno, quali inquinanti, allergeni e altri elementi dannosi che possono scatenare arrossamenti ed irritazioni al piccolo.
Il ruolo del pannolino
Spesso ad irritare il sederino del neonato è il pannolino. Esso, infatti, può provocare forte irritazione, soprattutto nelle pieghe cutanee a causa del sudore che sprigiona il neonato. Ma non è tutto. Esistono anche altri casi in cui l’irritazione è dovuta alla dermatite atopica, un disturbo della pelle su base allergica che si manifesta con arrossamenti in varie parti del corpo.
Parti più a rischio
Le parti più a rischio arrossamento e secchezza sono senza ombra di dubbio gli organi sessuali, in quanto soggetti a maggiori stress (poiché in costante contatto con feci, pipì e pannolino) e la zone del nasino e della bocca (per via della saliva, ciuccio e nasino sporco o sgocciolante).
Come prevenire l’irritazione nelle zone genitali?
Per impedire l’irritazione da pannolino è necessario limitare il più possibile il contatto con le feci e la pipì, cambiando spesso il neonato. Nel caso di utilizzo delle salviettine è fondamentale stare attenti che la pelle sia ben asciutta prima di mettere il pannolino pulito, in modo da evitare un ambiente umido e quindi arrossamenti. Piccoli accorgimenti che aiutano la traspirazione della pelle del neonato.
L’importanza del bagnetto
Il bagnetto deve essere fatto ogni giorno, ma non deve superare i 10 minuti. Specialmente, i bambini con pelle atopica non devono restare immersi più di 10 minuti, in quanto l’acqua andrebbe solo a danneggiare la loro cute delicata e super sottile. La temperatura dell’acqua deve essere sempre intorno ai 37° C. Una volta fatto il bagnetto, è importante utilizzare prodotti ad azione emolliente, come l’olio di mandorla, che ha delle proprietà benefiche sul bambino: rafforza la barriera di protezione della pelle, evitando così la disidratazione.
La pelle secca in inverno
È molto importante utilizzare delle creme protettive affinché la pelle non si secchi specialmente nel periodo invernale, per approfondire questo argomento leggi questo articolo "Pelle secca neonato".
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